Gastronomia: Bergamo al top mondiale. Malanchini e Violi: “Occasione per valorizzare il territorio”
Gioveedì 14 novembre a Palazzo Pirelli si è tenuto un evento per celebrare Bergamo Città Creativa UNESCO per la gastronomia. Il 30 ottobre l’organizzazione delle Nazioni Unite ha inserito il capoluogo orobico fra le 66 nuove città che entrano nella lista delle Città Creative del pianeta, riconosciute come “laboratori di idee e pratiche innovative”, capaci di costruire “un contributo tangibile al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso pensieri e azioni innovativi”. È il secondo importante riconoscimento che Bergamo riceve dall’UNESCO, dopo quello delle Mura che cingono Città Alta, inserite nel 2017 nella lista del Patrimonio Mondiale insieme alle fortificazioni veneziane di altre cinque città.
La serata, che si è tenuta al Belvedere del palazzo sede del Consiglio regionale della Lombardia, è stata allietata da un intrattenimento musicale a cura del Conservatorio Gaetano Donizetti e da una degustazione di formaggi tipici, eccellenza del territorio e motivo principale dell’ambita iscrizione nel prestigioso elenco UNESCO. Bergamo vanta infatti una produzione casearia da record, con 30 formaggi tradizionali, di cui 9 Dop (in tutta Italia sono 50) e 3 presidi Slow-Food. All’evento hanno partecipato anche: l’Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, Francesco Maroni Associazione San Matteo-Le Tre Signorie, Giuseppe Biagini Founder ITKI.US, il ricercatore universitario Michele Corti e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Presenti in sala anche alcuni Consiglieri regionali del territorio, fra questi: Alex Galizzi (Lega) e Paolo Franco (Gruppo Misto).
“Come Regione Lombardia abbiamo lavorato molto per raggiungere questo risultato”, ha osservato il Consigliere Segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale Giovanni Malanchini (Lega). Nessuna città o provincia in Italia e in Europa, ha ricordato, “vanta un patrimonio così ricco per quello che riguarda la produzione casearia. Il riconoscimento ottenuto è un’occasione preziosissima per incrementare ancora di più la nostra reputazione a livello internazionale, per dare un’ulteriore spinta all’agrifood bergamasco e per far conoscere la straordinaria bellezza del nostro territorio”.
Sulla stessa linea l’altro Consigliere Segretario dell’UdP del Pirellone Dario Violi (M5S): “Siamo orgogliosi della nostra città, è il secondo importante riconoscimento che riceviamo dall’Unesco, in Europa nessuna città ha fatto di meglio. E’ un premio al lavoro e all’impegno di tutta la comunità bergamasca che si è sempre mostrata capace di grandi intuizioni e di lavorare sodo. Vinciamo nella cultura, nell’arte e nella gastronomia con la produzione di formaggi grazie a una solida tradizione nelle nostre valli e in città. Questo premio – ha sottolineato l’esponente Cinque Stelle – avrà ricadute importanti nell’attrarre turisti e imprese sul territorio”.